Esistono varie modalità per controllare parassiti e malattie. I due metodi principali e maggiormente diffusi sono il metodo biologico e il metodo chimico; tuttavia esistono delle differenze sostanziali tra questi due metodi. Il presente articolo cercherà di spiegare il contesto e i principi alla base di ogni singolo metodo, oltre alle differenze esistenti tra loro.

Controllo chimico

I pesticidi chimici spesso sono usati per eliminare malattie, parassiti o erbacce. Il controllo chimico si basa su sostanze che sono tossiche (velenose) per gli insetti coinvolti. Quando si utilizzano i pesticidi chimici per proteggere le piante da parassiti, malattie o dalla proliferazione di erbacce, parliamo di prodotti fitosanitari. Ovviamente è fondamentale che le pianta che necessiti di tali prodotti non soffra essa stessa degli effetti tossici da che tali prodotti causano.

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Come controllare i parassiti e le malattie? Biologico vs. chimico

Già da alcuni secoli si sono compiuti sforzi per proteggere le coltivazioni. I cinesi, nel 1200 A.C circa, erano soliti usare calce e cenere per eliminare i parassiti. I Romani invece erano soliti usare zolfo e bitume, una sostanza che deriva dal petrolio grezzo. Sostanze, come la nicotina del tabacco venivano usate già nel 16° secolo e in seguito anche il rame, il mercurio e il piombo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale si è iniziato ad usare vere sostanze chimiche mentre oggi esistono centinaia di pesticidi chimici per uso agricolo e orticolo.

I pesticidi sono suddivisi in 5 categorie principali in base allo scopo per il quale sono solitamente impiegati. Il primo gruppo è costituito da anticrittogamici, che agiscono contro i funghi. Inoltre ci sono i diserbanti che vengono usati contro le erbacce: vengono assorbiti dalle foglie o dalle radici delle erbacce, causando la loro morte. Gli insetticidi che, come suggerisce il nome, distruggono gli insetti dannosi, ci sono anche gli acaricidi che proteggono le piante dagli acari. Infine ci sono nematocidi per controllare l’attacco delle piante da parte dei nematodi.

Vantaggi e svantaggi di pesticidi chimici

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Come controllare i parassiti e le malattie? Biologico vs. chimico

L’utilizzo di pesticidi chimici è molto diffuso visto il costo relativamente basso, la facilità di impiego e la loro efficacia, disponibilità e sicurezza. Generalmente i pesticidi chimici sono ad azione rapida, limitando così i danni alle colture.

I pesticidi chimici hanno alcuni grossi inconvenienti, tuttavia sono ancora ampiamente utilizzati e commercializzati. Qui parleremo di quattro svantaggi dei pesticidi chimici. Per prima cosa, i pesticidi chimici spesso non sono solo tossici per gli organismi per i quali sono impiegati ma anche per altri organismi. I pesticidi chimici possono essere divisi in due gruppi: pesticidi non-selettivi e selettivi. I prodotti non-selettivi sono i più dannosi, poiché uccidono tutti i tipi di organismi, tra cui anche specie innocue e utili. Per esempio, esistono erbicidi che eliminano sia erba a foglia larga che graminacee. Questo significa che non sono prodotti selettivi dal momento che uccidono quasi tutta la vegetazione.

I pesticidi selettivi hanno una gamma più limitata: eliminano solo i parassiti, malattie o erbe per i quali vengono specificatamente prodotti oltre ad altri organismi per i quali il loro utilizzo non è previsto. Un esempio è il diserbante che agisce sulle erbe a foglia larga che potrebbe essere usato, per esempio, nei prati dal momento che non elimina l’erba del prato. Attualmente si richiede una combinazione di vari prodotti per eliminare vari parassiti dal momento che quasi tutti i prodotti consentiti sono selettivi e quindi controllano solo una gamma limitata di parassiti.

Un altro inconveniente dei pesticidi chimici è la resistenza. I pesticidi sono spesso efficaci solo per un (breve) periodo su un particolare organismo. Gli organismi possono diventare immuni a una determinate sostanza, che quindi non avrà più l’effetto desiderato. Questi organismi si modificano e diventano resistenti. Ciò significa che per eliminarli è necessario usare altri pesticidi.

Un terzo inconveniente è l’accumulo. Se le piante su cui viene applicato il pesticida sono mangiate da un organismo che a sua volta è mangiato da un altro organismo, i prodotti chimici entrano in circolazione nella catena alimentare. Gli animali che si trovano alla sommità della catena alimentare, normalmente i predatori o gli esseri umani, hanno maggiori possibilità di essere intossicati a causa dell’accumulo di pesticidi nel loro sistema. Tuttavia gradualmente tale effetto sta diventando meno rilevante in quanto attualmente i pesticidi si scompongono più velocemente in modo da evitare l’accumulo che ne impedirebbe la commercializzazione.

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Come controllare i parassiti e le malattie? Biologico vs. chimico
L’accumulo, qui illustrato, è uno degli svantaggi dei pesticidi chimici. Gli animali o gli esseri umani alla fine di una catena alimentare hanno maggiori possibilità di subire danni o di morire a causa dell’accumulo di pesticidi nel loro sistema. Tale effetto, tuttavia, sta diventando meno rilevante in quanto l’utilizzo di pesticidi che non si scompongono abbastanza velocemente non è più consentito.

L’ultimo ma più significativo pericolo è quello relativo ai residui e alle sostanze residue di pesticidi nelle colture. I residui possono essere consumati su frutta e verdura, per esempio, e per questo motivo non dovrebbero essere applicati pesticidi sulle coltivazioni in prossimità della raccolta. In alternativa, i residui dei pesticidi possono essere assorbiti nel suolo o nelle falde freatiche e l’acqua contaminate potrebbe essere usata per innaffiare le coltivazioni o essere bevuta dagli animali.

In breve, esistono vari modi per ridurre al minimo gli effetti negativi dei pesticidi sull’ambiente: l’uso di pesticidi selettivi (che non compromettono gli organismi utili in modo significativo); scegliere pesticidi che si scompongono rapidamente; applicarli sulle coltivazioni facendo attenzione che non si disperdano su altre coltivazioni.

Controllo biologico

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Come controllare i parassiti e le malattie? Biologico vs. chimico

I controlli biologici sono suddivisi in tre diverse parti;

  1. Macrorganismi
  2. Microrganismi
  3. Sostanze biochimiche

Tutte e tre saranno spiegate in breve.

Controllo biologico con l’utilizzo di predatori o parassiti (macrorganismi)

Il controllo biologico non è un capriccio. In Cina nel quarto secolo A.C., si usavano le formiche come nemici naturali per combattere i parassiti, mentre nella Cina meridionale le formiche sono ancora oggi usate per tenere sotto controllo gli insetti nei frutteti e nei negozi alimentari. L’utilità dei parassiti fu scoperta molto più tardi. La maggior parte dei parassiti è costituita da insetti, come la vespa parassita (Encarsia formosa),che durante le fasi di uovo, larva e crisalide vive in un organismo che lo ospita o su di esso. Il complicato ciclo vitale di questi insetti fu inizialmente descritto agli inizi del 18° secolo da Antonie van Leeuwenhoek. Tuttavia dovettero passare molti anni prima che si scoprì il loro potenziale impiego nella disinfestazione. Nel 1800, Erasmus Darwin, il padre di Charles Darwin, scrisse un saggio sull’utilità del ruolo che i parassiti e i predatori possono svolgere nello sconfiggere insetti e malattie.

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Come controllare i parassiti e le malattie? Biologico vs. chimico

Il controllo biologico parte dal presupposto che i predatori naturali o i parassiti siano in grado di eliminare gli organismi nocivi. Inizialmente, comunque, i nemici naturali venivano introdotti per combattere i parassiti. Questi predatori naturali venivano liberati in numero limitato, ma una volta diffusi riuscivano ad agire nel lungo termine. Questo metodo viene anche denominato inoculazione. Quando il predatore naturale viene introdotto periodicamente, si parla di inondazione.

Esistono due gruppi di organismi utili microbici: predatori e parassiti. I parassiti sono organismi che vivono a spese di un altro organismo, come le larve di vespe parassite, che vivono nella larva delle mosche bianche e le mangiano dall’interno. I predatori sono organismi che cacciano semplicemente altri organismi per nutrirsi, per esempio le coccinelle che si nutrono di afidi.

Alcuni esempi di microbi comunemente utilizzati sono: Phytoseiulus persimilis per combattere il ragnetto rosso, Encarsia formosa per combattere la mosca bianca e Neioseiulus cucumeris per combattere i tripidi.

Controllo biologico con l’utilizzo di micro-organismi (microbi)

Alcuni micro-organismi che svolgono un’azione utile possono essere anche usati per migliorare la salute delle piante e per controllare parassiti e malattie. Batteri, funghi ed altri micro-organismi possono avere questi effetti perché lottano per nutrirsi o per ottenere il proprio spazio, essi producono antibiotici o semplicemente si nutrono di altri micro-organismi dannosi.

I microbi possono anche essere utilizzati preventivamente in quanto sono in grado di rendere le piante più forti e più sane. In questo caso le piante non sono attaccate da parassiti o malattie o sono meno esposte alla loro azione. Questo tipo di disinfestazione non è visibile.

Alcuni esempi di microbi comunemente usati sono: Trichoderma e Bacillus subtilis.

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Come controllare i parassiti e le malattie? Biologico vs. chimico
Questa è una scansione elettronica micrografica a colori (SEM) di Bacillus subtilis; un microbo comunemente usato. I microbi – micro-organismi che possono essere usati per il controllo biologico – riescono a rendere le piante sane e controllare parassiti e malattie. Essi possono anche essere usati preventivamente.

Controllo biologico con l’utilizzo di risorse di origine naturale e feromoni (sostanze biochimiche)

Oltre ai macro-organismi ed ai micro-organismi, esistono risorse di origine naturale e feromoni che possono anche essere usate per controllare i parassiti e le malattie. Si tratta di una categoria molto ampia, che comprende anche estratti vegetali, vitamine e ormoni vegetali i quali agiscono preventivamente per rendere le piante sane e forti. I feromoni sono usati per attirare i parassiti (insetti) in una trappola. I feromoni sessuali e i feromoni di aggregazione sono i più comunemente usati.

I vantaggi e gli svantaggi del controllo biologico

Il controllo biologico, così come il controllo chimico, ha i suoi pro e i suoi contro. Qui menzioneremo i tre principali vantaggi oltre a numerosi svantaggi. Il primo vantaggio è che il nemico naturale può diventare resistente producendo effetti a lungo termine. Il rischio resistenza è anche molto più basso dal momento che i parassiti non possono resistere all’azione di essere mangiati. La disinfestazione naturale ha un obiettivo preciso e quindi è un modo efficace per controllare particolari parassiti.

Gli svantaggi del controllo biologico sono dovuti al fatto che i nemici naturali possono allontanarsi. Nelle serre questo problema può essere gestito, mentre non è possibile gestirlo in spazi aperti. Richiede tempo anche l’applicazione su un’area più ampia. In secondo luogo, i parassiti non vengono mai eliminati completamente dal momento che il nemico naturale ha bisogno di restare vivo e quindi essi non distruggeranno mai l’intera popolazione. Infine, non è possibile usarli prima che si sia manifestato il parassita e questo significa che le coltivazioni subiranno qualche danno.

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Come controllare i parassiti e le malattie? Biologico vs. chimico
Gli insetti masticatori, come questo bruco dai colori vivaci potrebbe essere la strada del futuro in quanto la nostra capacità di controllare i parassiti con metodi biotecnologici è in rapida crescita. Questa tecnica consiste nel modificare geneticamente una coltura affinché produca un insetticida che la renda sgradevole agli insetti o perfino li uccida. Il mais Bt è un esempio di coltura resistente agli insetti.

Alcune applicazioni biologiche non sono del tutto innocue. Sebbene si tratti di prodotti naturali, anche gli organismi diversi da quelli interessati dalla disinfestazione possono essere danneggiati. Un nemico naturale può anche danneggiare la coltivazione, specialmente quando la disinfestazione richiede una elevato numero di insetti.

L’effetto dei nemici naturali è anche meno rilevante rispetto al controllo chimico. Quindi, se non funziona il metodo biologico, è richiesta una dose più elevate di pesticidi chimici, in quanto il parassita è ormai ampiamente diffuso.

Infine non esistono metodi naturali per controllare i virus se non l’eliminazione delle piante da essi colpite.

Proprio come il controllo chimico il controllo biologico è in costante sviluppo poiché appaiono nuovi organismi parassiti (insetti, funghi, batteri) e gli organismi cambiano. I prodotti che consentono il controllo biologico attraverso i prodotti chimici di origine naturale sono classificati come prodotti di protezione delle piante, proprio come i pesticidi, quindi anche loro devono soddisfare requisiti rigorosi: quindi, questa categoria di “prodotti per la protezione delle piante”, possono essere anche piuttosto costosi.

Conclusione

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Come controllare i parassiti e le malattie? Biologico vs. chimico

Sono in molti ad essere contrari all’impiego di prodotti fitosanitari chimici, ma ciò è realistico? Se non vi sentiste bene, prendereste un’aspirina?

Racconti dell’orrore che parlano di uccelli che cadono morti dal cielo dopo aver mangiato insetti a cui è stato applicato il DDT appartengono, fortunatamente, al passato. Esistono norme rigorose sull’impiego di pesticidi nelle coltivazioni. Tale normativa non riguarda solo i prodotti consentiti, ma anche il dosaggio e il come e quando impiegarli. Esistono anche controlli rigorosi.

L’introduzione di calabroni per impollinare le coltivazioni ha fatto sì che fossero utilizzati meno pesticidi. La maggior parte dei coltivatori usa il protocollo di ¨Contenimento Integrato delle Specie Nocive¨, meglio descritto come segue: “l’analisi di tutte le tecniche disponibili di disinfestazione e conseguente integrazione di misure consone atte a scoraggiare lo sviluppo di popolazioni di parassiti e mantenere pesticidi ed altri interventi a livelli che siano economicamente giustificati nonché limitare o ridurre al minimo i rischi alla salute umana e all’ambiente. Il Contenimento Integrato delle Specie Nocive pone l’accento sulla produzione di colture sane con un’interferenza minima sull’agro-ecosistema inoltre favorisce i meccanismi di controllo naturale dei parassiti.”

In entrambi i casi il coltivatore dovrebbe avere una conoscenza adeguata del controllo dei parassiti e delle malattie. Innanzitutto deve identificare i parassiti, in secondo luogo deve sapere come il parassita in questione si diffonde e quale tipo di danni causa. La fase successiva sarà quella di verificare se è possibile il controllo biologico, quale metodo usare, la quantità da usare e le condizioni necessarie affinché sia efficace. Oppure, in alternativa, quale pesticida scegliere, come usarlo e quali restrizioni applicare. Oltre al controllo chimico e biologico, negli ultimi anni c’è un interesse crescente a verificare la possibilità di controllare i parassiti con metodi biotecnologici. In questo caso, non vengono impiegate sostanze né nemici naturali nelle coltura, ma la coltura viene alterata geneticamente in modo tale che la stessa produca sostanze che la rendano non attraente agli insetti o addirittura tossica per loro. Le piante in questo modo respingono esse stesse gli insetti.

Vi sono pressioni da parte dei commercianti e dei governi a usare controlli biologici anziché pesticidi chimici. Tuttavia la conclusione di questo articolo è che nessuna soluzione è perfetta ma dipende dalla situazione, dalle competenze dei coltivatori e persino dalle condizioni atmosferiche e dalla fase di sviluppo della coltura. Non esiste la soluzione perfetta. Esistono solo vantaggi e svantaggi. In ogni caso è importante controllare il metodo in modo corretto.