Niente di più semplice: prendete un paio di forbici, tagliate i rami di una pianta, mettete le parti asportate in un substrato ed il gioco è fatto, giusto?

Sbagliato. Ok, allora prendete un paio di forbici, tagliate i rami di una pianta, mettete le parti asportate in un propagatore ed il gioco è fatto, giusto? Spiacente, sbagliato di nuovo. Anche se i passaggi sono corretti, c'è molto di più da considerare per riuscire ad ottenere delle talee. L'attrezzatura costosa non è la soluzione, bisogna eseguire correttamente i vari passaggi. Le talee sono un riflesso della loro origine.

Una talea, tecnicamente è una piccola porzione di una pianta che contine almeno una cellula staminale della pianta madre. La talea andrebbe fatta sviluppare in un substrato adatto come una pianta indipendente e richiede lo stesso fabbisogno di luce, aria, acqua e nutrienti della pianta madre.

Per esempio, se la pianta madre è carente di fosforo, anche la talea stessa avrà delle carenze di fosforo; questo problema sarà aggravato dal fatto che la talea, non avendo radici nella prima parte del suo sviluppo, non avrà accesso ai nutrimenti e all'acqua.

La pianta che crescerà da una talea con problemi (ad esempio carenze nutrizionale) li mostrerà subito e durante tutto il suo sviluppo.

Preparare la pianta madre

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La pianta madre deve crescere attivamente, ma non bisogna forzarla a crescere troppo velocemente, poiché vogliamo forzare la talea a sviluppare le radici e allo stesso tempo, che si riduca al minimo il rischio che abbia uno sviluppo vegetativo troppo vigoroso nelle prime fasi. Assicuratevi che la pianta madre sia nutrita regolarmente, ma non che riceva troppe sostanze nutritive (soprattutto azoto), poiché questo comporterebbe uno squilibrio nello stoccaggio dei carboidrati, e di conseguenza ottenere successivamente delle talee ¨mosce¨ con poca energia per la radicazione. Un nutrimento eccessivo riduce il numero, la dimensione e la qualità delle radici iniziali. I coefficienti di fertilizzazione che possono essere utilizzati per le piante madri sono tanto numerosi quanto il numero di specie di piante da cui le talee provengono, quindi non faremo nessuna raccomandazione a riguardo, se non quella di nutrire la pianta madre strettamente in base a come sta crescendo.

Essenzialmente si possono ottenere due tipologie di talee, le talee apicali e quelle internodali\ascellari. Le talee internodali\ascellari non hanno una cima apicale, hanno una o due foglie con annesse un getto da cui si svilupperà la pianta. Le talee internodali\apicali radicano a si sviluppano in maniera più difficile rispetto a quelle a apicali: questo poiché devono creare le radici da una parte di fusto più legnosa e anche perché devono iniziare lo sviluppo della pianta da un germoglio (ascellare) che al momento del taglio si trovava in una stato ¨dormiente¨ rispetto ad una talea apicale dove la cima si stava già sviluppando autonomamente.

Le talee dovrebbero essere mantenute il più vicino possibile le une alle altre, in modo da evitare un eccessivo allungamento degli internodi (la parte di pianta che si trova tra due differenti palchi di foglie). Se l'allungamento tra gli internodi diventa evidente dovrete ridurre la quantità di azoto somministrato alla pianta madre.

Bisogna anche evitare le carenza di nutrienti - la pianta madre dovrebbe apparire sana con foglie verdi lucide e spesse. È necessario mantenere un elevato livello di luce durante i periodi di crescita, ma bisogna ridurre di un terzo la quantità di luce a cui sono esposte le piante, una settimana prima di fare le talee; Naturalmente, se si riduce troppo il livello di luce, si provocherà un allungamento degli internodi. Una volta fatte le talee, cosa che potrebbe creare un trauma per la pianta tanto quanto la perdita delle radici, la pianta madre deve essere ritrasferita in un ambiente con luce ridotta.

Assicuratevi di annaffiare la pianta madre il giorno prima di fare le talee, e ricordate che è sempre meglio prelevare le talee durante le prime ore di luce. È anche importante assicurarsi che la pianta madre abbia avuto una crescita stabile e regolare e non si sia ¨asciugata¨ nelle due settimane precedenti. Una pianta stabile, vigorosa e sana produrrà talee di qualità simile.

Preparazione

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Ora che ci siamo assicurati che la pianta madre sia il più sana possibile, arriva il momento di tirare fuori le forbici ......No! Fare una talea richiede attenzione! La scelta del getto giusto da utilizzare è importante, ma è altrettanto importante sapere dove tagliare, come tagliare, quale strumento usare e come curare la talea successivamente. Perché? Perché l'obiettivo è quello di utilizzare al meglio ogni talea, riducendo al minimo il numero di piante madri e la quantità di spazio necessario per la produzione. In questo modo si otterrà anche una radicazione uniforme tra le talee con un numero basso di talee "cieche" (ovvero talee internodali\ascellari che svilupperanno un apparato radicale ma nessuno dei nuovi getti svilupperà una pianta). Le talee ¨cieche¨ non si svilupperanno velocemente in nuove piante.

Ci sono quattro diversi tipi di talee da considerare;

  1. Talee da latifoglie (specie decidue)
  2. Talee da latifoglie (specie sempreverdi a foglia stretta)
  3. Talee da legno semiduro
  4. Talee da conifere (legno verde)

Naturalmente esistono anche molti modi di ottenere e coltivare talee in base alla tipologia delle talee stesse.

Questi metodi si basano sul tipo di pianta (da legnosa a tenera), sul tempo di produzione (cambiamenti stagionali) e sull'uso finale. L'approccio usato nel legno di conifera sarà utilizzato per illustrare le varie fasi, poiché è comune a tutti i tipi di legno, sebbene la crescita della piante legnose sia limitata al periodo primaverile.

Dove tagliare?

Il punto migliore per fare una talea è la zona al centro dello stelo che non è né troppo dura né troppo morbida. Ogni stelo di una pianta è caratterizzato per la presenza di differenti zone: si va da una con bassa presenza di carboidrati e alta presenza di azoto ad una con alta di carboidrati e bassa di azoto; bisogna scegliere il centro esatto di questa zona. Come si fa a capire dove si trova questa zona? La maggior parte dei coltivatori lo sa per esperienza, ma i coltivatori neofiti o meno esperti dovrebbero fare il "test della piegatura". Si piega la cima della pianta, facendola piegare esattamente sul punto in cui si vorrebbe fare il taglio per ottenere la talea. A questo punto si possono verificare tre situazioni differenti:

  • Si piega (azoto elevato e basso contenuto di carboidrati)
  • Si spezza a metà (come un ramo secco) o quasi (poco azoto e molti carboidrati)
  • Si rompe parzialmente in un punto (quello giusto). Questo punto è la zona di taglio ed è la sezione dello stelo dove le radici si formeranno più facilmente. Successivamente dobbiamo sapere esattamente dove tagliare lo stelo.

Come tagliare?

L'internodo è la sezione dello stelo tra due palchi di foglie. Alcune piante formano le nuove radici dal nodo (lo stelo di una pianta è diviso in nodi ed internodi; i nodi ospitano le gemme che si svilupperanno a loro volta in una o più foglie, fiori, pigne o altri steli), altre le formano lungo la sezione tra un internodo e l'altro. Il segreto è tagliare il più vicino possibile al nodo per le piante che sviluppano le radici vicino al nodo e a metà tra un internodo e l'altro per quelle che radicano tra gli l'internodi.

Un'informazione importante... effettuate un taglio dritto, non angolato! (Nota dell'editore: effettuare un taglio angolato tecnicamente è corretto ma la probabilità che si svilupperanno malattie batteriche o fungine è leggermente più alto. Il vantaggio di questo tipo di taglio è che probabilmente si svilupperanno più radici dalla talea. Quindi per minimizzare il rischio di perdere delle talee a causa di un malattia, fate un taglio dritto e non angolato).

Si formeranno dei calli che sigilleranno lo stelo più velocemente su un taglio dritto che su un taglio ad angolo, riducendo così l'incidenza di malattie. Tuttavia, i fiori recisi come le rose, dovrebbero essere tagliati ad angolo per incoraggiare lo stelo ad assorbire più acqua possibile e la ferita a rimanere aperta per trasferire l'acqua. Ma, quando si prendono le talee, fate attenzione a non schiacciare il tessuto nel taglio: usate un coltello molto affilato o delle potatrici bypass.

È difficile evitare di schiacciare il tessuto sul taglio, ma è possibile ridurre l'impatto scegliendo lo strumento adatto. Il taglio deve essere pulito e netto. Tutto dipende dal materiale da tagliare. Le erbacee (piante che hanno foglie e steli che muoiono fino a livello del terreno alla fine della stagione di crescita. Solo alcune parti della pianta, quelle vicino o sotto nel terreno sopravvivono alla stagione successiva. Queste piante hanno poco o nessun tessuto legnoso) e le piante legnose molto sottili (piante vascolari che hanno un fusto perenne ricoperto da uno strato di corteccia ispessita. Lo stelo supporta la continua crescita vegetativa fuori terra, stagione dopo stagione) vengono tagliati meglio con una coltello specifico, chiamato coltello da diramazione o da gemmazione/innesto. Un'altra buona opzione è utilizzare le potatrici bypass. Forbici, potatori a incudine e dita dovrebbero essere evitati perché schiacciano lo stelo e non producono un taglio netto.

Siate gentili con le vostre talee

Dopo essere state tagliate, tutte le talee devono essere messe direttamente in un ambiente caratterizzato dal 100% di umidità. Le talee non devono asciugarsi. Devono essere tenute al buio, al fresco e in un ambiente umido. Se state lavorando su grandi aree, usate una garza bagnata o una tela di iuta per avvolgere le talee man mano che procedete. Bisogna fare in modo che le talee si asciughino un po' prima di essere messe nel terreno? No - anche se le talee erbacee hanno meno probabilità di marcire, radicano più velocemente delle piante legnose perché contengono meno lignina nei loro steli. Non date loro il tempo di asciugarsi. Lavoratele il più presto possibile per far si che le auxine continuino a scorrere lungo lo stelo, dato che hanno bisogno di agire nella parte inferiore. Una raccomandazione - se usate una camera di radicazione con un sistema di nebulizzazione sugli steli delle talee ma senza controllo dell'umidità nella parte superiore, potrebbe essere consigliabile tagliare gli steli delle talee ad angolo per permettere la penetrazione dell'acqua, poiché queste unità di propagazione dipendono da questo fattore per regolare l'apporto di acqua ad una talea.

Substrato di radicazione

Il substrato di radicazione dovrebbe essere simile al substrato che sarà usato per coltivare le talee in seguito: usate un substrato inerte per i sistemi di coltivo non organici e un substrato organico per i sistemi ci coltivo organici. Dovete combinare le proprietà di ciascun substrato: le piante sviluppano le nuove radici con caratteristiche adatte al particolare substrato in cui crescono e al successivo lavoro che devono fare. Se coltiverete in terra o in una miscela di torbe, non ha molto senso far sviluppare le radici di una talea usando un un substrato tipico degli impianti idroponici come la lana di roccia. Altrimenti, la pianta dovrà dedicare tempo ed energia per convertire le radici sviluppate in radici adatte al nuovo ambiente dove si svilupperanno, dove per esempio, l'acqua è più scarsa di minerali. Se avete intenzione di coltivare le vostre talee nell'argilla espansa, allora fatele radicare in acqua o lana di roccia. Questo assicurerà la compatibilità delle radici fin dall'inizio. Evitate di mettere le talee troppo in profondità - mentre i pomodori possono sopportare di essere trapiantati in profondità, questo non accade per la maggior parte delle piante. Per le piante che radicano al nodo - interrare il nodo, per le piante che non radicano al nodo - lasciare il nodo sopra il substrato.

Infine, assicuratevi di annaffiare le talee quando avrete terminato. Questo garantisce lo sviluppo di un sigillo sullo stelo e la sistemazione della talea al proprio posto.

Condizioni di coltivazione

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Ora qual è il prossimo passo? Vediamo, abbiamo nutrito la pianta madre, fatto le talee, trasferito le talee nel terreno adatto... ora dobbiamo dare loro il 100% di umidità. Questo può essere ottenuto con una cupola o un sistema di nebulizzazione. Alcune piante non hanno esigenze particolari e possono sopportare condizioni più asciutte (come per esempio i cactus o le piante succulente), altre richiederanno questo approccio. L'umidità riduce il consumo d'acqua e fornisce acqua alla pianta in sviluppo.

L'umidità è essenziale per mantenere la foglia turgida, i sistemi in funzione ed i vari processi in azione. Mantenere le luci meno intense migliorerà la radicazione mentre diminuirà la funzione delle foglie portandole a livelli di sopravvivenza: ciò farà rallenterà la traspirazione mentre i componenti necessari saranno utilizzati nei siti radicali per costruire una nuova struttura radicale. Dovrete mantenere l'atmosfera intorno alla talea calda (ma non torrida), l'umidità relativamente alta (>90%), e mantenere la temperatura nella zona radicale calda (a circa 25°C).

Mantenete questa umidità fino a quando riuscirete a vedere il tessuto del callo o la radice iniziale (i primi segni di sviluppo radicale), poi si potranno far sviluppare le talee ad un'umidità inferiore al 90%, ma superiore all'80%, per favorire la crescita delle radici. Quando vedrete le radici nella parte circostante al substrato di taleaggio, sarà il momento di ridurre l'umidità all'80% e smettere di nebulizzare acqua sulle foglie per limitare il rischio di malattie.

Quando le radici raggiungono l'esterno del cubo o del vaso, trapiantatele.

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Quando trapiantare le talee

La tempistica qui è importante. Se si aspetta fino a quando le radici si sono sviluppate già come una zolla compatta, le radici saranno vecchie, "a tenuta di vaso", e probabilmente cresceranno con meno ramificazioni. Non aspettate che le radici crescano troppo. Non applicate stimolatori (ormoni) fino a quando le talee non sono state trapiantate. Se state radicando le vostre talee non in acqua ma in un substrato usate degli stimolatori non appena notate le radici (alcuni stimolanti possono essere applicati attraverso le foglie). Una raccomandazione: non trapiantate mai le talee appena radicate in un vaso troppo grande, è meglio usare una misura intermedia. Per esempio, non trapiantate una talea radicata in circa 2,50 cm3 in un contenitore da 20 litri, usate una misura intermedia come un vaso da 10 cm per lo sviluppo radicale successivo. La pianta non soffrirà e il rischio che venga annaffiata eccessivamente diminuisce.

Un punto importante in questo frangente: le radici richiedono il 100% di umidità per evitare danni. Più a lungo le punte delle radici saranno esposte all'aria, maggiore sarà il danno arrecatole. Riducete al minimo il loro tempo di esposizione all'aria. Non raccogliete centinaia di talee al mattino per poi aspettare il pomeriggio per trapiantarle. Raccogliete, o rimuovete dalle vasche iniziali solo il materiale che mostra le radici e che può essere lavorato in 15 minuti. Una volta piantati nel substrato, annaffiate sempre i vostri rinvasi, con o senza nutrimento, a seconda del substrato e regolandovi sempre al minimo necessario.

Rinvaso di talee: la pratica migliore

Una talea che viene trapiantata per la prima volta non dovrebbe essere costretta a cavarsela in un vaso enorme che contiene una grande quantità di substrato. Non è consigliabile mettere una talea di 10 cm. direttamente in un contenitore di 20 litri, perché non si tratta di un uso efficiente dello spazio ed è difficile tenere il clima sotto controllo in un contenitore così grande.

Trapiantatela prima in un contenitore più piccolo permettendo alle radici di guadagnare volume, poi trasferitela in un contenitore più grande. Le stesse regole valgono per le radici: una volta che le radici sono libere e crescono numerose fino all'esterno della zolla, spostate la pianta in un contenitore più grande. Questo renderà più facile mantenere costante il livello dell'acqua, evitare l'irrigazione eccessiva, assicurare un'adeguata disponibilità di nutrienti e rendere più facile la raccolta.

I tempi e la quantità di fertilizzante da applicare dipendono dal substrato che si sta usando. Se si aggiunge del fertilizzante a un substrato come la terra o mix di torbe per invasatura, gran parte di esso aderirà alle particelle direttamente o attraverso dei punti di legame. Se la talea non sarà abbastanza sviluppata per l'utilizzo di queste sostanze nutritive, le sostanze nutritive presenti rimarranno nel substrato di coltura e in seguito potranno aumentare i livelli di sali.

Quindi, nutrite le nuove talee e le piante in modo leggero e aumentate la quantità di fertilizzante da dare alle giovani piante proporzionalmente al tasso di crescita delle radici. I nutrimenti fogliari possono essere applicati alle superfici delle foglie, ma in quantità moderata. Fate attenzione al fatto che l'azoto e alcuni altri elementi tendono a gocciolare dalle foglie sul substrato sottostante quando utilizzate un sistema di nebulizzazione. Di solito, si raccomanda una quantità moderata di alimentazione fogliare* quando le radici si formano in meno di cinque giorni. L'apparato radicale è da considerarsi come il modo migliore per nutrire la pianta e questo vale per tutta la vita della pianta.

Se una pianta richiede applicazioni fogliari, di solito c'è un problema all'interno della pianta stessa che dovrebbe essere affrontato. Fare talee è semplice se il lavoro viene eseguito correttamente e se il coltivatore conosce la specie della pianta. Alcune piante non si propagano affatto bene. Alcune impiegano settimane per far crescere nuove radici, altre iniziano a far crescere nuove radici mentre sono ancora sulla pianta madre. Dovete sapere cosa è possibile fare con la pianta scelta in modo da sapere già che cosa aspettarsi. Ricordate: tagliare qualsiasi pianta viva ha delle conseguenze, sia per la talea che per la pianta madre. Seguite attentamente questi step, prendetevi cura della pianta madre e delle talee e vedrete che non fallirete!

*CANNA RHIZOTONIC è un prodotto molto conosciuto anche come nutrimento fogliare. Se spruzzato sulle foglie delle vostre talee accelererà il processo di radicazione, aumenterà la resistenza alle malattie e migliorerà la qualità del raccolto.